Escursioni nella Alta Val Prino
Dal nostro Agrituristico partono diversi percorsi escursionistici molto interessanti. Tutti i borghi delle valli sono collegati da una rete di sentieri e antiche mulattiere che prima del secondo Dopoguerra erano l’unica via di comunicazione per gli abitanti della valle con la costa e con i Passi del Basso Piemonte. In agriturismo vi forniremo specifiche indicazioni per piacevoli passeggiate. Per i clienti di lingua tedesca consigliamo il sito del Biologo Dott. Gert Heller www.gertheller.it
Visita all’alpeggio di Fenaira e dal Passo teglia al menhir di San Lorenzo e al Monte Monega
Si parte dall’agriturismo e si prosegue in direzione colle d’Oggia in auto per 8 km. Al Colle d’Oggia si prosegue per S. Bernardo di Conio, e poi Passo Teglia.
300 metri prima del passo, sulla sinistra si trova l’alpeggio dell’azienda Agricola Schenardi dove è possibile degustare e acquistare fantastici formaggi di capra, ricotta di capra e l’imperdibile “bruzzo”. L’alpeggio è aperto da inizio Giugno a inizio Settembre. Arrivati al Passo della Teglia si imbocca la strada nel bosco verso il Sotto di S. Lorenzo: ci si inoltra nella fittissima faggeta percorrendo una bella mulattiera, quasi in piano, fino alla magica conca del Sotto di San Lorenzo, una dolina dove in tempi antichissimi si celebravano riti religiosi; una coppella ed un menhir ne sono ancora i testimoni. Si prosegue poi per il Passo della Mezzaluna, forse retaggio di antiche frequentazioni saracene; da qui si sale decisamente lungo il pendio erboso del Monte Monega fino a giungere sulla cima da dove la vista spazia dal mare ai monti. Il ritorno avverrà per un tratto sulla mulattiera che procede dal Passo Pian del Latte fino al Passo della Mezzaluna e alla base di partenza.
Difficoltà: E – Dislivello: 600 metri – Distanza: km 12 – Tempo di percorrenza: 5 ore.
Link consigliato: Parco Naturale Alpi Liguri
Il Parco Naturale delle Alpi Liguri e l’Alta via dei Monti Liguri
La rete di itinerari del Parco Naturale delle Alpi Liguri costituisce base di appoggio anche per la più articolata offerta di passeggiate ed escursioni dell’entroterra. Attraverso sentieri e strade bianche è possibile spostarsi da una valle all’altra utilizzando antichi percorsi di crinale oggi ripristinati, che offrono magnifici panorami a 360° sulle Alpi Liguri e il mare. L’Alta Via dei Monti Liguri rappresenta l’arteria principale corrente a nord, che crea relazioni dirette con la GTA e la Via Alpina, i territori confinanti delle province di Cuneo, Savona e il dipartimento francese delle Alpi Marittime, collegato alle valli imperiesi tramite anelli transfrontalieri. Dal Colle di Nava alla Gola del Corvo, il tracciato dell’Alta Via coincide con quello della Via Alpina; da non perdere le tappe che coinvolgono i massici montuosi del Saccarello-Frontè e del Toraggio-Pietravecchia, senza dubbio fra i più spettacolari dell’intero percorso regionale.
Per maggiori informazioni visitare:
Alta via dei Monti Liguri: www.cailiguria.it/AVML/portale/it/alpi_liguri.html
Parco Naturale delle Alpi Liguri : www.cailiguria.it
Le “Dolomiti della Liguria”:il Toraggio, il Pietravecchia e il sentiero degli alpini.
Per chi vuole scoprire uno dei percorsi più famosi della Liguria consigliamo questo itinerario che si trova al confine tra Italia e Francia.
Dall’Agriturismo si prosegue verso Colle d’Oggia, Carpasio, Molini di Triora. A molini di Triora si gira vero Colle Langan e poi Colle Melosa. Dal Colle Melosa ( Rifugio Cai Allavena). Il Rifugio Allavena dista dall’Agriturimo circa 40 km. (1,5 ore di auto circa)
I Monti Toraggio ( 1973 m s.l.m.) e Pietravecchia,( 2038 m s.l.m.) anche soprannominate le piccole Dolomiti Liguri, dove vivono le marmotte e fioriscono i rododendri…. e a soli 50 chilometri dal mare! Siamo vicini a Pigna e a Triora, a Badalucco e Dolceacqua, dove si incontrano le valli Roja, Nervia e Argentina.
Nei mesi di maggio e giugno è possibile ammirare le fioriture nel momento di maggior splendore.
Un po’ di storia: tra le due guerre mondiali, gli alpini hanno scavato un sentiero, sospeso nel vuoto, intagliato nelle fragili rocce del Pietravecchia e del Toraggio. C’era già un percorso che, prima della Seconda Guerra Mondiale, era ancora in territorio italiano ¬ ma era dall’altra parte, e lì si poteva essere visti dai francesi, pronti ¬secondo Mussolini¬ a far fuoco su soldati e muli dell’esercito italiano. Un’impresa eroica, scavare nella roccia e aprirsi una strada nello strapiombo!